Duemilioniottocentoottantacinquemila euro. In cifre, 2.885.000 euro. A tanto ammonta la spesa sanitaria per la Asl di Teramo alla voce "prestazioni riabilitative" rese da strutture pubbliche e/o privati accreditate. A questa somma, bisogna aggiungere altri 10mila euro per servizi sanitari e sociosanitari extra regionali. E l'azienda sanitaria teramana paga. Lo specifica nella delibera 0354 del 22 marzo scorso, con cui, sulla scorta delle previsioni di spesa storiche dei singoli distretti sanitari teramani, replica la previsione per il 2016. E suddivide così il denaro: 600mila euro al Distretto sanitario di Teramo, 200mila euro a quello di Roseto, 75mila euro al Distretto di Atri, 10mila euro a quello di Montorio al Vomano e, infine, ben 2 milioni di euro al Distretto Sanitario di Nereto. Una somma esorbitante per il solo distretto neretese, l'unico in Val Vibrata, a conferma che il numero di prestazioni riabilitative rese ai pazienti di quella zona da strutture private extra-Abruzzo, supera di gran lunga quelle per pazienti del resto del territorio provinciale. La delibera dello scorso 22 marzo è a firma della direzione Fagnano. E nella stessa giornata, viene firmata un'altra delibera: la successiva, la numero 0355 con cui si accordano (relativamente alla spesa del 2015) altri 400mila euro rispetto al previsto 1 milione e 700mila euro per il Distretto Sanitario di Nereto.