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A distanza di due anni dalla condanna alla restituzione allo Stato di ingenti somme, arriva l'assoluzione per l'ex prefetto di Teramo, Francesco Camerino, i tecnici e il collaudatori del progetto di messa in sicurezza della discarica La Torre, coordinato dalla Prefettura. Nel 2014 i magistrati aquilani della Corte dei Conti (presidente Luciano Calamaro) a pagina 73 della sentenza scrivevano: «Le considerazioni che precedono pongono in luce come tutti i convenuti, in relazione alle funzioni intestate a ciascuno di essi, abbiano agito con estrema leggerezza e noncuranza dell’interesse pubblico». Si trattava dell’ex prefetto di Teramo Francesco Camerino (in qualità di commissario all'emergenza) condannato, all'epoca, a risarcire 100mila euro; di Maria Angela Mastropietro (responsabile del procedimento) condannata due anni fa a risarcire 150mila euro; Roberto Di Giovanni e Carlo Taraschi (nella loro veste di direttori dei lavori) e Siro Matani, collaudatore finale dell'opera, condannati, ciascuno, a risarcire per 250mila euro. I cinque chiaramente fecero ricorso in appello contro quella condanna e oggi, a distanza di due anni, arriva per tutti l'assoluzione piena. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) discarica-la-torre-2