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Restano senza lavoro in 41. Sono i lavoratori e le lavoratrici della Pap che da domani, 1 aprile, rimarranno a casa. Parte il nuovo appalto per la ristorazione nei quattro presidi teramani e contestualmente chi per cinque anni ha cucinato per i pazienti resta senza lavoro. Cgil e Cisl, dopo l'incontro a vuoto in Regione con l'assessore Silvio Paolucci, oggi sono tornati alla carica e hanno incontrato il direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano. Ma nulla di fatto. Tutto invariato, a livello di prospettive di salvaguardia dei posti di lavoro. Solo 5 vengono riassorbiti e dunque domani potranno presentarsi a lavorare ad Atri, il resto a casa. Pronti a scendere in piazza: è previsto un presidio sotto la sede della Prefettura lunedì prossimo, 4 aprile. "E' la prima volta che la Asl, di fatto, decide di precarizzare le posizioni lavorative: va ricordato che queste persone avevano tutte un contratto a tempo indeterminato..." rammenta Emanuela Loretone per la Cgil. E aggiunge: "Noi vigileremo sulla gestione del servizio di ristorazione visto che, da domani, alla cucina e alla prenotazione pasti si aggiungerà la distribuzione. E' inaccettabile e non accetteremo che questi 41 lavoratori vengano sostituiti". foto asl palazzo