A distanza di un anno e mezzo dalle prime segnalazioni e dopo ben tre sentenze a favore del Tar e una del Consiglio di Stato, l'API Teramo torna a chiedere che si tenga conto dell'incompatibilità del presidente della Camera di Commercio, il cavaliere Giandomenico Di Sante. Nomina non valida perchè oltre il terzo mandato. "Da sei mesi siamo in attesa del parere fatto fare dalla Camera di Commercio ad un apprezzatissimo professionista ma non è specificato l'importo, non vi è copertura finanziaria nel bilancio dell'ente...e del parere non c'è traccia ancora. Per avere garanzie, abbiamo inoltrato un esposto alla corte dei conti" dichiara l'ingegnere Alfonso Marcozzi, presidente dell'API Teramo. L'Api invita poi i vertici della Camera di Commercio a interrogarsi sul perchè dopo aver speso 3 milioni di euro a L'Aquila per la costruzione della sede dell'ente camerale si siano previsti altri 3 milioni di euro per un'altra sede della Camera di Commercio a Bazzano. Il tutto sarebbe in virtù dell'accorpamento delle Camere di Commercio di Teramo e L'Aquila: "Ma perchè tutti tacciono a Teramo?" si chiede e chiede l'Api. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)