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Per la Cgil la rete ospedaliera riordinata dalla giunta D'Alfonso non presenta un'equa distribuzione assistenziale sul territorio, specie in provincia di Teramo, dove, vivono circa 311mila abitanti, pari al 23,2% della popolazione residente in Abruzzo mentre i posti letto dedicati ai residenti sono solo il 19%. La Cgil, per questo, torna a difendere la sanità pubblica teramana ed è pronta a protocollare sul tavolo di governatore e assessore regionale alla Sanità un documento di ben 8 pagine che si sta condividendo in queste ore anche con le altre sigle sindacali abruzzesi. Obiettivo del documento, dimostrare come non si possa penalizzare e tagliare lì dove si è già intervenuti a scapito dei diritti degli utenti della Sanità. Per la Cgil il piano di riordino ha ignorato la mobilità attiva fatta dal reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Mazzini di Teramo sia dalle altre province, per ben 1.065.482 euro nel 2015, sia dalle altre regioni, Marche in primis, per oltre 405mila euro nel 2015. Altro problema, il costo dei ticket sanitari: "La Regione Abruzzo è messa malissimo" GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) CGIL SANITA CGIL SANITA1