Dice di aver appreso dalla stampa dell'approvazione del Pef della sua Teramo Ambiente, l'ad Luca Ranalli. E si riserva di leggere attentamente le motivazioni della delibera consiliare nella parte in cui non vengono riconosciuti crediti inesigibili per 1 milione 300mila euro. Un'esclusione motivata, stando a quanto si è appreso, dall'assenza di un documento che però l'ad Ranalli ribadisce di aver depositato in Comune addirittura a febbraio. Per questo si riserva ogni azione, anche il ricorso contro quanto deliberato dall'assise ieri pomeriggio: "Valuteremo se fare o meno ulteriori atti". E su una TeAm riserva elettorale di caccia, Ranalli dichiara: "Credo che la politica sia giustamente fuori dalle nostre mura". Sul fronte personale, oggi partono le lettere di messa in mobilità per 36 dipendenti della TeAm. Dieci in meno rispetto ai 46 per i quali, un anno fa, scattò la cassa integrazione in scadenza al 22 giugno: riduzione dovuto al fatto che c'è chi è andato in pensione, chi è stato riassorbito dal nuovo gestore del museo, chi resta a disposizione del Tribunale. Nei prossimi giorni si incontreranno Ranalli, sindacati insieme alla parte pubblica della TeAm GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)