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Giovane irlandese girava l’Abruzzo spacciandosi per dipendente Anas, proponendo asfalti a prezzi stracciati salvo poi richiedere pagamenti esageratamente superiori. I poliziotti lo hanno fermato con indosso pantalone e giaccone arancione con catarifrangenti, abbigliamento in tutto simile a quello dei dipendenti “Anas” e di “Autostrade per l’Italia” e, approfittando anche di un’auto col logo proprio di Autostrade dell’Italia, stipulava contratti per il rifacimento dell’asfalto di strade private a basso prezzo. Una volta ottenuto l’appalto, asfaltava superfici ben superiori a quelle richieste dai committenti, aumentando così vertiginosamente l’importo dovuto e se il cliente si rifiutava arrivava a minacciarlo di tornare sul posto con una mini scavatrice e “distruggere” il manto stradale appena rifatto. Tattica già andata in porto col direttore di una struttura di riposo per anziani in provincia di Isernia: da un preventivo di 1500 euro si era visto richiedere ben 8mila euro per ulteriori lavori non richiesti e di pessima qualità. Aveva asfaltato oltre al piccolo piazzale anche tutta la strada di collegamento fino alla provinciale. Ieri però il nuovo tentativo di truffa è stato vanificato dalla polizia, intervenuta su richiesta della titolare di una nota ditta di gelateria di Sant’Atto. A lei si era presentato come dipendente Anas ma né l’atteggiamento né l’andamento del colloquio col giovane irlandese è sembrato lineare e così ha telefonato al 113. La Polizia ha fermato il truffatore mentre in macchina si allontanava dalla zona industriale di Sant’Atto: il 30enne, in Italia senza fissa dimora, è stato denunciato ed allontanato dalla Provincia di Teramo. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il complice che insieme al finto dipendente Anas ha fatto altre trattative con altri clienti e per accertare eventuali legami con altri soggetti che gli abbiano procurato il materiale di lavoro, coscienti che perpetrasse vere e proprie truffe