Sciopero nazionale del comparto "ambiente" per ribadire i diritti dei dipendenti del settore, non solo a Teramo, in Abruzzo, ma in tutta Italia. Lo sciopero è proclamato congiuntamente, per il prossimo 30 maggio, da Fiadel, Cgil, Cisl e Uil, così come deciso a seguito dell'assemblea di oggi. Lo sciopero sarà dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende pubbliche e private. Lo sciopero si rende necessario "per difendere i diritti contrattuali e tutelare l'occupazione con il passaggio di appalto", dichiara Massimo Di Carlo, segretario della Fiadel. Per questo scenderanno in piazza anche i dipendenti della Teramo Ambiente, chiamata direttamente in causa. Proprio domani sera, alle 18.30, in via Delfico, i rappresentanti sindacali incontreranno i vertici della Teramo Ambiente, l'ad Luca Ranalli e il presidente Pietro Bozzelli. Venerdì 6 maggio, alle 19.30, incontreranno il sindaco Maurizio Brucchi. Obiettivo, come sempre, trovare la soluzione migliore per scongiurare la perdita anche di un solo posto di lavoro. La data del 22 giugno, quando sarà scaduta la cassa integrazione per oltre 40 dipendenti TeAm, è vicinissima. Non sono altrettante vicine le prospettive concrete di soluzione.