Si apre con un minuto di silenzio in ricordo di Marco Pannella il laboratorio di Giustizia, il primo in Italia, ospitato presso l'Universita di Teramo e che vede impegnati in una giornata di confronto e dibattito tutti gli operatori della giustizia: procura, tribunale, ordine degli avvocati. In aula magna, anche il sottosegretario Federica Chiavaroli, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, i vertici regionali e provinciali delle forze dell'ordine, i rappresentanti del Csm. A fare gli onori di casa, il rettore Luciano D'Amico. Proprio nel giorno in cui Pannella tornerà per sempre nella sua Teramo (stanotte all'1 si aprirà la camera ardente in sala consiliare), prende il via il Laboratorio di Giustizia. E non é un caso che proprio gli studenti dell'Universitá di Teramo faranno un picchetto d'onore accanto al feretro di Marco Pannella. Tornando al laboratorio, il presidente del Tribunale di Teramo, Giovanni Spinosa, sottolinea un dato davvero paradossale: ogni anno, al netto di spese e ricavi, il Palazzo di Giustizia di Teramo "versa" allo Stato oltre 1 milione di euro. Eppure manca il personale. La manutenzione ordinaria é latitante. Le cancellerie fanno fatica a rispondere alla domanda di avvocati ed operatori. Assente per sopravvenuti impegni Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia. GUARDA IL SERVIZIO