Si svolgerà venerdì mattina, alle 9, in carcere, l'udienza di convalida del fermo per omicidio volontario di Dante Di Silvestre, il caldaista 59enne di Bellante, che ieri pomeriggio, poco dopo le 15, ha sferrato una coltellata al cuore di Paolo Cialini, 47 anni, sotto gli occhi della figlia, in via Verdi a Giulianova. L'autopsia si svolgerà domani alle 10 presso l'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo e ad eseguirla sarà l'anatomopatologo Giuseppe Sciarra. Di Silvestre è in carcere a Castrogno, ha chiesto al proprio legale, l'avvocato Giuseppe Viggiani, di poter rimanere da solo perora in cella. Con lui oggi ha ricostruito l'accaduto, smentendo che ci sia stata una colluttazione antecedente, un inseguimento, un tentativo di vendetta.Di Silvestre, in lacrime, ha ripetuto quanto già detto durante l'interrogatorio col procuratore capo Antonio Guerriero ed il sostituto Irene Scordamaglia. "Ho rovinato due famiglie, non ho il coraggio di guardare nessuno negli occhi...Se solo avessi visto la bambina, se solo mi fossi accorto di lei", ha ripetuto l'accoltellatore, "non mi sarei fermato nemmeno".  Di Silvestre,riferisce il suo legale, "ha reagito nel momento in cui Cialini gli è andato incontro, una volta sceso dalla sua Fiat Panda, e gli ha sferrato calciai genitali". Di Silvestre non ci ha visto più e ha reagito, ha afferrato"la prima cosa a disposizione", ossia quel coltello che si è conficcato dritto nel cuore di Cialini. Eppure, la figlia della vittima (la famiglia Cialini è rappresentata dall'avvocato Massimo Di Bonaventura) ha raccontato di aver visto due persone oltre il suo papà.  Questa la ricostruzione secondo l'arrestato: Cialini è su via Galvani impegnato in una manovra con l'auto, Di Silvestre si ferma col suo fiorino in attesa che finisca. Dice di non aver nè suonato il clacson nè fatto gli abbaglianti (per sollecitarlo nella manovra) . Eppure Cialini gli urla qualcosa contro, Di Silvestre svolta su via Verdi, Cialini lo raggiunge e affianca. Di Silvestre accosta poco davanti alla Fiat Panda, vede Cialini venirgli incontro a piedi, partono i calci, spunta il coltello. Il resto è la cronaca di Cialini che si accascia a terra in una pozza di sangue, Di Silvestre che chiama il 118. Il tutto, mentre una bambina di sette anni assiste alla morte del padre.