Una moschea a cielo aperto. Alla vigilia del mese sacro del Ramadan. Questo è diventato, questa mattina, il campetto di basket della scuola media D’Alessandro, a Teramo. All’improvviso, infatti, proprio mentre i ragazzi della Coppa Interamnia si stavano preparando, per le prime partite del torneo, che si giocano in parte anche nel campo da handball della stessa scuola, e mentre nella stesso istituto cominciava l’andirivieni dei docenti impegnati nei corsi di aggiornamento, nel campetto da basket si sono radunati un’ottantina di musulmani che, dopo aver completamente ricoperto il campetto con tappeti da preghiera, alla guida dell’Imam, hanno iniziato a pregare, anche cantando. La cosa, che sembra essere legata ad un centro culturale aperto nelle vicinanze, ha creato non pochi problemi ai docenti, che hanno manifestato difficoltà anche nella possibilità di seguire i corsi, proprio per il rumore dei canti, "Tanto che siamo stati costretti a spostarci in aula magna - ha detto una docente - senza aria condizionata ". Così, è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri.  Una pattuglia, arrivata sul posto, ha fotografato la situazione e stilato un rapporto, ma a detta della dirigente della D’Alessandro, la professoressa Catacuzzeno, la presenza della “moschea all’aperto” sarebbe stata autorizzata dal Comune di Teramo. A parte l’inevitabile momento di apprensione, dovuto ovviamente anche alla eco dei fatti di Dacca, che ha anche generato qualche polemica tra i docenti presenti nell’istituto, che hanno chiesto quali fossero le misure di sicurezza adottate, fa sorridere la presenza, a bordo campo, del camioncino di un porchettaro. Quanto di meno indicato in una comunità musulmana…nel mese del Ramadan perdipiù.