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L’Arma dei carabinieri continuerà a pagare i suoi 312mila euro all’anno ma non dovrà più versarli nelle casse della Provincia di Teramo. Sì perché l’ente ha messo in vendita il palazzo che ospita la caserma di piazza del Carmine. In vendita con tanto di procedura che in Provincia definiscono “avanzata” presso l’Invimit Sgr, la Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A, la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze cui fanno capo gli enti pubblici per i rispettivi patrimoni immobiliari. Il presidente Renzo Di Sabatino vuole vendere il più possibile. E la caserma di piazza del Carmine è quella che ha conquistato maggiore interesse sul mercato dell’Invimit, fermo restando che è in corso la valutazione economica complessiva dell’immobile. “Non sfrattiamo i carabinieri, sia chiaro” tiene a precisare Di Sabatino, chiarendo che la Provincia vende l’immobile e l’Arma dovrà poi “trattare” direttamente (eventualmente) con Invimit. Non ci sono speranze invece di vendere, per adesso almeno, il palazzo che ospita il Provveditorato agli Studi su Corso San Giorgio, valutato dal Demanio per quasi 8 milioni di euro. Vero è che proprio dall’affitto dei locali a piano terra del Provveditorato (Babila, Calzedonia, bar San Matteo etc…) la Provincia incassa oltre 220mila euro. Idem fa dall’Arma dei carabinieri, con i suoi 312mila euro di canone annuo garantisce un’entrata certa all’ente. Per Di Sabatino tutto ciò che si può vendere va venduto (a cominciare dai locali su via Oberdan a Teramo liberati dall’agenzia turistica regionale). Tutto tranne la sede storica di via Milli, la sede di via Capuani, Torre del Cerrano e la Prefettura. Già la Prefettura... Quest’ultimo è il palazzo che mette in ginocchio il patrimonio della Provincia, visto che sono quasi 5 anni che non arriva un euro dei 360mila che la Prefettura dovrebbe versare all’ente, all’anno. E così la Provincia resta in credito di quasi 2 milioni di euro, senza che si riesca a risolvere la diatriba sui canoni…e intanto la Prefettura resta nello storico palazzo in centro storico senza pagare. Nei giorni scorsi proprio Di Sabatino ha incontrato il nuovo prefetto Patrizi per sollecitare una soluzione a questa situazione. E da tempo, dentro e fuori via Milli, c'è chi sollecita una proposta di sfratto per occupazione senza titolo di un immobile... In attesa di saperne di più, torniamo nella sede storica: presto potrebbe spuntare un nuovo ingresso (vedi foto) Basta arrivare ai Tigli, su viale Mazzini, davanti al cancello chiuso da anni e che ridà sul secondo giardino (diametralmente opposto ai giardini riaperti e intitolati a Giacinto Marco Pannella). Si sta effettuando uno studio di fattibilità anche perché serviranno dei lavori per ricavare un ingresso ad hoc e sistemare l’area. “La volontà c’è, stiamo valutando il da farsi…”, spiega il presidente, “ma l’ingresso su via Milli non sarà comunque cancellato”. Intanto, la domanda sorge spontanea...ma chi ha autorizzato il passo carrabile accanto al cancellone? Il cartello è vuoto, non un numero di riferimento e alla voce "rilasciato dal Comune di...." non è scritto nulla   GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) passo carrabile provincia PREFETTURA   PROVINCIA INGRESSO DAI TIGLI   PROVINCIA1 PROVINCIA SEDE NOTTE