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"Mi dispiace per i due marittimi, per le loro famiglie...ma io non ricorda niente". Così ha parlato Stephen Collins, l'inglese di 36 anni, comparso oggi davanti al giudice Franco Tetto nella prima udienza del processo a suo carico, tramite rito immediato, con l'accusa di omicidio plurimo aggravato. Il processo si è aperto oggi: a dicembre dello scorso anno, ubriaco e a bordo della sua auto, Collins travolse ed uccise due pescatori truentini. Il giudice ha rigettato la richiesta di revoca dei domiciliari avanzata dalla difesa dell'inglese. Nel processo si sono costituiti parte civile i familiari dei due marittimi morti quella drammatica notte, falciati mentre si recavano a lavoro. Si trovavano sulla statale 16, all'altezza di Martinsicuro, ad un semaforo quanto Collins con la sua auto avrebbe travolto la Polo con a bordo Graziano Battistelli di 52 anni e Marco Iampieri di 41 anni. Per loro non vi scampo. Collins ha rilasciato delle brevi dichiarazioni spontanee, attraverso un interprete, dicendosi dispiaciuto per l'accaduto e per la morte dei due marittimi e dichiarandosi innocente al cento per cento. E poi la frase: "Non ricordo niente di quanto accaduto". Non sono mancati momenti tesi in aula. Collins, che rischia fino a 15 anni di carcere, fu arrestato lo scorso dicembre subito dopo il drammatico incidente. Secondo la procura di Teramo quella sera il rappresentante di commercio brittanico si sarebbe messo alla guida ubriaco: dalle sue analisi risultò un tasso alcolemico sei volte superiore al consentito. Prossima udienza, il 5 ottobre. COLLINS INGLESE PROCESSO collins martinsicuro schianto inglese collins schianto statale inglese