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Dopo otto anni il settore dell’edilizia in provincia di Teramo comincia a vedere qualche timido segnale positivo. Lavorano meno ma chi è occupato lavora più ore: i dati riferiti al semestre ottobre 2015-marzo 2016 confermano che sono state lavorate 50mila ore in più, per una media approssimativa di una mezzora in più pro capite ad operaio. Le imprese sono scese da 591 dell’anno scorso a 572. Idem gli addetti, passati da 2377 a 2218 ma sono aumentate quasi del 5% le ore lavorate e sono aumentati del quasi 7% i salari. Probabilmente, sostiene la Filca Cisl, questi timidi dati di ripresa, risentono molto del fatto che il 2015 sia stato il primo vero anno in cui sono partiti i cantieri legati alla ricostruzione nei paesi teramani del cratere sismico. Ma c’è molto ancora da fare da parte delle Istituzioni: perché se la tragedia del terremoto non vi fosse stata, come sarebbero oggi i dati dell’edilizia? E non è facile fidarsi delle ventilate ricadute del Masterplan della regione abruzzo... GUARDA IL VIDEO (CLICCA QUI) brucchi masterplan de sanctis cisl