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Un parco verde pubblico, attrezzato, con la curva est trasformata in tribuna privilegiata mentre tutto il resto (distinti, curva ovest, tribuna lato Circonvallazione) verrà abbattuto: è solo uno dei passaggi della progettazione che il Comune di Teramo dovrà confezionare a strettissimo giro che vede l'area del vecchio stadio comunale come cerniera tra l'area di Porta Romana, dove l'ente intende realizzare un'accademia della cucina teramana (tramite un emendamento al masterplan che verrà formalizzato nell'incontro di sabato mattina all'Università con i soggetti pubblici interessati) e la riqualificazione di zona stazione e quartiere Gammarana, mediante il "piano per le periferie". In palio, in quest'ultimo caso, almeno 18 milioni di euro (scadenza imposta dal governo è il prossimo 30 agosto). Il Comune ha voluto coinvolgere enti pubblici nella partenariato: da una parte Rfi, con l'arretramento della stazione, dall'altro l'Ater, col progetto di riqualificazione di via Piave. Nel mezzo la progettazione di mobilità alternativa del Comune, che prevede una rete di percorsi ciclabili e percorsi pedonali protetti da porta romana, stadio, corso de Michetti, porta Melatina, ponte San Ferdinando, fino alla Gammarana passando per la "futura" grande piazza davanti alla stazione (arretrata). Il nuovo sviluppo della città di Teramo, illustrata dal sindaco Maurizio Brucchi e dall’assessore all’Urbanistica Valeria Misticoni, comporta la richiesta alla Provincia di Teramo di riesumare il progetto della pista ciclopedonale di collegamento tra Teramo e Giulianova, finanziata e mai messa in cantiere. BRUCCHI MISTICONI MASTERPLAN TERAMO (2) BRUCCHI MISTICONI MASTERPLAN TERAMO (3)