Tre dipendenti della CNA di Teramo licenziati “di punto in bianco” e “nel più assoluto silenzio”. Lo rende noto il sindacato Ugl, annunciando che i lavoratori faranno ricorso al giudice del lavoro. In una nota, il sindacato, riporta un passaggio della lettera di licenziamento a firma del direttore della Cna di Teramo che scrive: “…la crisi che interessa il mondo delle Imprese e, in particolare, quelle a noi associate, ha registrato un costante calo di fatturato del bilancio 2014 e del bilancio 2015. Ne consegue che il Cda di CNA Sistema ha approvato un piano di riorganizzazione da attuare al fine di una più economica gestione dell’impresa mediante una riduzione dei costi. Allo stato attuale non vi sono mansioni o posti a cui poterla utilmente adibire per cui siamo costretti a intimare la risoluzione del rapporto di lavoro…” Per ora la lettera ha riguardato tre dipendenti, denuncia l’Ugl che invita il direttore della Cna a chiedersi “se quei licenziamenti potevano essere evitati attraverso una gestione attenta ed oculata delle risorse della struttura e con un piano più mirato di implementazione dei cambiamenti che erano in divenire; noi riteniamo di sì. Troppo facile per i dirigenti fare e disfare, e poi scaricare sui lavoratori, con il licenziamento, l’abbattimento dei costi”. I lavoratori, tramite il sindacato, fanno sapere che impugneranno i licenziamenti e proporanno ricorsi dal giudice del lavoro. L’Ugl accusa la CNA di Teramo di aver operato “disinvolti licenziamenti” e “senza preventive consultazioni sindacali ed ipotesi non traumatiche”. Il sindacato chiede un intervento della CNA nazionale “su quanto sta avvenendo a Teramo”.