SCUOLE E TERREMOTO / APERTURA ANNO SCOLASTICO IN FORSE PER ELEMENTARI E MEDIE. ALLE SUPERIORI SLITTA DI UNA SETTIMANA. 19 ISTITUTI TERAMANI SU 31 DA VERIFICARE, IL COMUNE NON HA SOLDI. GENITORI FURIOSI CONTRO IL SINDACO, MINACCIANO DI DISERTARE LE AULE
Riapertura dell’anno scolastico sub iudice a Teramo, perché il Sindaco deciderà solo tra giovedì e venerdì quando far suonare la prima campanella. Questo per elementari e medie, mentre le superiori riapriranno una settimana più tardi, rispetto al previsto 12 settembre, quindi nei licei e negli istituti professionali prima campanella il 19 settembre. Data, questa, che potrebbe essere adottata anche dal Comune per elementari e medie. Incontro partecipato e “caldo”, vista la presenza di una settantina di persone tra genitori e rappresentanti di istituto, quello tenutosi questo pomeriggio a Teramo. Il Sindaco Maurizio Brucchi e l’assessore Lucantoni, hanno diffuso i dati sulle verifiche sismiche effettuate sulle scuole. Si è scoperto così che su 31 plessi scolastici verificati, solo 12 presentano tutte le certificazioni antisismiche idonee, anche se in qualche caso si tratta di certificazioni che risalgono ad oltre 40 anni fa. Certificazioni a parte, quelle "agibili" sono: De Albentiis, Michelessi, Savini, San Giuseppe, San Giorgio. Piano Lenta, D'Alessandro, San Berardo, De Iacobis, Villa Mosca, Zona Peep, Elementari Nepezzano, Sant'Atto, Villa Vomano, Frondarola, Fornaci Cona e Villa Ripa. Per le altre, invece, sebbene secondo il Comune non esisterebbero rischi, visti i lavori effettuati negli anni, non si può parlare di vera e propria certificazione antisismica. Per tre scuole in particolare, cioè la ZIPPILLI, la SAN GIUSEPPE e quella di VILLA VOMANO, sono in corso verifiche approfondite da parte della Protezione Civile, ma sulla portata delle quali il primo cittadino, e l’assessore Lucantoni, non hanno spiegato oltre. Certo, la cosa non è apparsa tranquillizzante per i genitori. A detta del Sindaco, per mettere a norma tutte le scuole, servirebbero quasi 20 milioni di euro, che il Comune ovviamente non ha, visto che anche solo per trovare i 200mila euro necessari ai sopralluoghi attuali, Brucchi ha dovuto chiedere aiuto a D’Alfonso. Situazione, dunque, complicata, sulla quale si farà piena luce già domani mattina, quando il Comune metterà a disposizione dell’opinione pubblica tutta la documentazione relativa alla “condizione sismica” delle scuole teramane. Intanto, però, i genitori sono sul piede di guerra e molti minacciano di non portare i figli a scuola, e non sono mancati toni accesi contro il Sindaco.