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Tutto comincia con un post. Una donna che racconta che in un asilo teramano, "Sentite sentite...." una madre sarebbe andata a riprendere la figlia, trovandola in lacrime, con il viso tutto rosso. L'asilo le avrebbe consigliato di portarla al pronto soccorso, dove avrebbero scoperto che la bimba aveva entrambi i polsi rotti. A seguire, il solito magma della rete: commenti contro l'asilo, accuse alle maestre, generalizzazioni a buon mercato, odio in varie dosi contro tutto e contro tutti, il già visto vomitatoio facebookiano. Con qualche deriva pericolosa, il messaggio privato di un profilo fake, che invitava noi di certastampa ad indagare, perché "la bambina è stata legata al termosifone". Ecco, in un attimo, era già un caso da cronaca nazionale, era già pronto lo scandalo incredibile, quello che magari - chissà - troverà spazio su qualche blog di provincia, in cerca di clic per esistere, o per dare dignità di esistenza al blogger. Non è vero. Nessun bambino legato. Lo dice la mamma, che abbiamo raggiunto e intevistato. Questa è la sua storia. "Porto mia figlia alla De Albentiis, che ho scelto perché conoscevo la qualità del servizio - dice la donna (della quale non riveliamo il nome per tutelare la minore - ieri, quando sono andata a prendere mia figlia, che ha 3 anni, l'ho trovata in braccio ad una maestra, che la coccolava perché era caduta dallo scivolo con le braccia in avanti e le facevano male. Nel pomeriggio, visto che il dolore non passava, siamo andati al Pronto Soccorso e abbiamo scoperto le fratture dei polsi, ma non ho mai neanche ipotizzato una responsabilità della scuola, né tantomeno qualche assurda vicenda... è stato un incidente, può succedere". La famiglia, come sempre in casi del genere, anche in virtù delle prassi assicurative, presenterà denuncia sul caso, ma non ritiene neanche ipotizzabile una responsabilità diretta del personale. La rete, intanto...processa.