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La ditta che per cinque anni ha gestito in subappalto il servizio di pulizie per conto della Asl ora la trascina in Tribunale e pretende oltre 1 milione di euro. La società aveva avuto in subappalto, dalla titolare del contratto sottoscritto con l’azienda sanitaria a maggio del 2012, il servizio di pulizia, disinfezione e sanificazione dei locali del presidio ospedaliero di Sant’Omero. Scaduto il contratto e concluse le attività la ditta ha trascinato innanzi al Tribunale civile di Teramo la Asl con una maxi richiesta di pignoramento: 1.004.275,10 euro. E’ la somma che, secondo la ricorrente, costituirebbe il corrispettivo per tutte le ore lavorative svolte in più rispetto alle previsioni del contratto. La società precisa, nel ricorso al Tribunale, che per attività in più si intende, ad esempio l’ausiliarato in sala operatoria, le chiamate extra notturne per pulire le sale operatorie e ore extra di pulizia ordinaria. Da qui, il maxi pignoramento chiesto al giudice. La Asl non ha alcuna intenzione di assecondare tutto ciò e ha già dato mandato, con la delibera 1179 dello scorso 13 ottobre, all’avvocato Massimo Speca di resistere in giudizio. La Asl respinge qualsiasi velleità remunerativa a posteriori della società ricorrente, precisando che, stando al contratto sottoscritto con la ditta aggiudicataria della gara per il servizio di pulizia (che a sua volta aveva subappaltato il servizio per l’ospedale vibratiano), la remunerazione dovuta è indipendente dalle opere impiegate per svolgere le attività richieste dal capitolato d’appalto. Per la Asl, dunque, nemmeno un euro del milione preteso dalla ricorrente, è dovuto. A decidere sul caso sarà il Tribunale civile di Teramo. foto asl palazzo