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“Con questa crisi politica Brucchi sta facendo diventare il Comune di Teramo la barzelletta d’Abruzzo”. Il consigliere penta stellato Fabio Berardini commenta così il caso delle dimissioni dell’assessore alla Cultura, Marco Chiarini. E non risparmia critiche all’indirizzo del sindaco “che si ostina ad andare avanti anche quando non ha più un’amministrazione. Brucchi non si dimetterà mai, anche se sarebbe un vero e proprio atto di coraggio, solo perché significherebbe sancire la propria definitiva morte politica”. Le dimissioni di Chiarini, un tecnico esterno nominato a inizio estate direttamente dal sindaco, “segnano ancora una volta la deriva di questa giunta, ostaggio di una maggioranza paralizzara da conflitti interni”. Berardini si rivolge, e non è la prima volta, ai gruppi consiliari “borderline”, alias quel Teramo Soprattutto capitanato dal consigliere Dodo Di Sabatino: “Rinnoviamo la richiesta di staccare subito la spina a questa agonia che non sta facendo altro che danneggiare pesantemente la città di Teramo, i diritti dei teramani ad essere guidati da un’amministrazione solida, chiara, concretamente impegnata per risolvere i problemi…e non solo per andare dietro alla rotonda del giorno”. E conclude, stigmatizzando l’unico presunto impegno di sindaco, assessori e maggioranza: “Sono impegnati sì…ma a ricoprirsi di ridicolo”. Sulle dimissioni di Chiarini, conclude Berardini: “Quanto accaduto con gli Stati Generali sono l’apice di un sistema-Cultura completamente allo sbando in questa città. E ora che si è dimesso (al netto di ripensamenti, ndr) cosa andiamo a dire ai teramani? Che abbiamo buttato ben 23mila euro che potevano essere usati per la collettività ma sono serviti a far fare gli ultimi quattro giorni da assessore a qualcuno?”. m5s fabio berardini