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Dall'operazione "Green Table" contro l'usura legata a debiti di gioco all'operazione contro i tassi usurai ai danni di imprenditori marchigiani ed abruzzesi. Entrambe portano la firma della Finanza di Ascoli Piceno che ha esteso le indagini coordinate dalla procura di Fermo contro i reati di usura, estorsione e reimpiego dei capitali. Grazie anche alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, si è potuti risalire al dominus di un’associazione criminale, individuato in E.R. (70enne di origini napoletane residente a Grottammare), risultato al centro di una serie di attività usuraie ai danni di oltre una cinquantina di imprenditori, con prestiti a tassi oscillanti tra il 200 e il 400% su base annua, da restituirsi mensilmente. Nel corso della perquisizione in casa del 70enne sono stati trovatie e sequestrati, mesi fa, 6mila euro in contanti, varie distinte di versamento bancarie, una ventina di assegni, effetti cambiari vari, per un valore complessivo di circa 100mila euro, oltre a documentazione contabile che ha consentito di allargare l’attenzione investigativa nei confronti di altre 10 persone, tra cui padri e figli: E.L., trentaduenne nativo di Pescara, residente a Montesilvano (figlio di E.R. di Grottammare); E.R., cinquantenne nativo di San Benedetto del Tronto, residente a Martinsicuro (figlio di E.R. di Grottammare); O.M., nativo di Roma, cinquantaduenne residente a Tolentino; D.P.E., cinquantaquattrenne nativo di Carbone (PZ), residente a Martinsicuro; P.G., cinquantanovenne nativo di Nuoro, residente a San Benedetto del Tronto; P.P., cinquantottenne nativo di San Benedetto del Tronto ed ivi residente; P.G., cinquantatreenne nativo di San Benedetto del Tronto, residente ad Acquaviva Picena; R.F., trentasettenne nativo di Mazzarino (CL), residente a San Benedetto del Tronto; R.F., cinquantasettenne nativo di Lucera (FG), residente ad Alba Adriatica; R.R., cinquantunenne nativo di Napoli, residente a Monteprandone, tutti indagati, a diverso titolo, per i reati di cui agli articoli 629 “Estorsione” e 644 “Usura” del Codice penale. In due sono finiti ai domiciliari (E.R. padre e E.R figlio); per R.R. è scattato l'obbligo di dimora a Monteprandone col divieto di uscire dalle 20 in poi. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, un noto night club di San Benedetto del Tronto, frazione Porto d’Ascoli, del valore di circa 120.000 euro la cui proprietà è riconducibile ai due principali indagati; le quote sociali dell’impresa, proprietaria della relativa licenza, detenute dal settantasette E.R.; due conti correnti bancari e un conto deposito postale. I sequestri eseguito oggi dalle Fiamme Gialle di Ascoli Piceno si aggiungono a quelli d'inizio estate quando furono rinvenuti assegni e cambiali per complessivi 300mila euro. guardia-di-finanza