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Sospetta meningite: ecco cosa potrebbe aver ucciso, sotto gli occhi della moglie, nella tarda serata di ieri in un’abitazione a pochi chilometri da Atri, a Casoli, un giovane di appena 32 anni. Un quadro clinico il suo che sarebbe precipitato nell’arco di appena tre ore. Febbre altissima, fino a 41 gradi. Poi l’arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo, nonostante il disperato tentativo dei sanitari del 118 di salvargli la vita. Inutili i tentativi di rianimare il giovane. E’ stata aperta un’inchiesta per chiarire cosa sia potuto accadere e sarà soprattutto l’autopsia a fornire importantissimi responsi alle innumerevoli domande che attanagliano la giovane moglie e i familiari del 32enne atriano, Luigi D'Egidio, morto ieri sera. Una diagnosi al momento provvisoria e tutta da approfondire paventa una sospetta malattia infettiva. Non a casa la Asl ha fatto partire, in modo cautelativo, tutta la profilassi prevista in casi di questo tipo. Ad uccidere il giovane 32enne di Atri potrebbe essere stata una meningite di origine batterica. Il pm Davide Rosati firma il fascicolo d’indagine e ha disposto l’esame autoptico che potrebbe già essere svolto nel pomeriggio di domani. La salma del giovane è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. ospedaloe-ambulanza-e1438911717970