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Mentre il Pd col segretario provinciale-sindaco di Cortino, Gabriele Minosse, incontra i cittadini per spiegare il da farsi in presenza di danni da terremoto e inagibilità varie, il Comune di Teramo deve fare i conti con i ritardi, ritardissimi, nelle verifiche presso le abitazioni danneggiate dal terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre. "E' vero, siamo in forte ritardo ma questo è un sisma che ha colpito in modo vasto il nostro territorio. Per questo ho chiesto un aumento di squadre da parte della Protezione Civile per accelerare i tempi dei controlli...", ammette il sindaco Maurizio Brucchi. Ma sono le risposte a non arrivare per tanti cittadini e tante famiglie ritrovatisi, chi prima chi dopo, un'ordinanza in cui il sindaco dispone lo sgombero e contestualmente l'obbligo per i proprietari dell'immobile a provvedere a far fare una verifica da un tecnico abilitato e procedere con la messa in sicurezza del caso, entro i successivi 45 giorni. Il tempo scorre, centinaia hanno protocollato al Comune la richiesta di avere una verifica da parte della Protezione Civile ma la lista d'attesa è lunghissima e sfora, sicuramente, quei 45 giorni. "Non dipende da loro il problema, lo ripeto, siamo in ritardo. Quel termine indicato sull'ordinanza non è perentorio...", prosegue Brucchi, indicando cosa fare nell'intervista rilasciataci e che trovate in allegato. Per chi non lo avesse ancora fatto è possibile richiedere le verifiche attraverso il sito web del Comune www.comune.teramo.it cliccando sul banner "Danni sisma". Per chi ha già protocollato tutto...a quanto pare...non resta che armarsi di pazienza e aspettare che la Protezione Civile arrivi in casa a verificare i danni GUARDA L'INTERVISTA AL SINDACO (CLICCA QUI) image brucchi-banca-ditalia