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Spazio agli interventi dei consiglieri in commissione consiliare: "Noi non sappiamo cosa potrebbe accadere, lavoriamo in una tensione continua. Vero é che gli studenti universitari si devono poter avvicinare alla città ma noi oggi abbiamo un gravissimo problema, la fuga degli studenti superiori dalla città di Teramo. Noi non abbiamo nessun certificato di agibilità e sono già quattro le lettere mandate a sindaco, presidente della Provincia e Prefetto...Quindi mi chiedo, al cospetto dei cittadini nel ruolo di dirigente scolastico e consigliere comunale, prima di pensare ad una funivia...possiamo mettere al centro la realtà del sisma e della grave situazione delle scuole". Accoratissimo l'intervento del consigliere Caterina Provvisiero:"Ve lo chiedo: prima pensiamo alle scuole da sanare, da ricostruire...poi tutto il resto, prima ancora della funivia". Segue l'intervento del consigliere del gruppo misto Paola Cardelli:"Dia al Comune questo 10 milioni di euro, lasci decidere a noi cosa farne visto le priorità...No ad una teleferica-giocattolo del rettore". (D'Alfonso replicherá dopo alla Cardelli:"Lei mi dovrà spiegare la magia per la quale  si ritrova in consiglio comunale" e controreplica la Cardelli "così come lei mi spiegherà la magia per cui si ritrova governatore". "Si assenta il presidente del Consiglio comunale, Milton Di Sabatino, per correre dalla figlia che lo ha fatto diventare nonno ma prima ha tempo e modo di dire a D'Alfonso:"Da questa sera sarò tra gli sfollati, visto che il sindaco oggi sgombera il mio palazzo...presidente ti chiedo di verificare se questi 10 milioni possano essere messi altrove". D'Alfonso ricorda che Teramo oltre a far parte di Casa Italia (7 miliardi in ballo per la scuola) e nel post-sisma ("Per il quale dovete individuare al più presto location per nuovi plessi"). Per Flavio Bartolini di Teramo Cambia il progetto della funivia "rappresenta un investimento sull'ambizione di questa città ad assumere un ruolo da protagonista. Vi chiedo di poter visionare un dossier dettagliato". Interviene il pentastellato Fabio Berardini:"Prima di una funivia vanno create nuove attrattive soprattutto in centro storico, da cui scappano ormai gli studenti fuori sede perché lontani dalla sede universitaria. Un centro storico sempre più spento...". A chieder al presidente D'Alfonso se quei 10milioni possano essere usati o meno, extra funivia, per altri interventi é la consigliera Pd, Ilaria De Sanctis. É la volta del consigliere Alberto Covelli (presentato dal sindaco, simpaticamente, come consigliere della "lista Dodo"), il quale ha chiesto garanzie sulla Centale della Cona, ha citato l'urgenza di risolvere problemi annosi come la discarica La Torre e sulla funivia precisa:"Come sempre abbiamo un approccio laico, perché dobbiamo prima conoscere e poi giudicare e valutare". Segue il civico Angelo Puglia ("Mauro Di Dalmazio lo gradisco tra i miei oppositori" commenta D'Alfonso all'atto della presentazione):"Quando sarà pronta la cabinovia la città di Teramo esisterà ancora?! Me lo chiedo, a fronte dello spopolamento in atto in questa città". Vincenzo Falasca rimette qualsiasi valutazione sulla funivia a quando avrà tra le mani l'annunciato dossier:"Io aspetto di sapere, conoscere i dati di questo progetto ed evito dunque di dire che si vuole rispondere ad un errore (la scelta di spostare l'università dal centro a Coste Sant'Agostino) con un altro errore...Non sono oggi in grado di dirlo ma so che Teramo in questa fase storica non ha bisogno di una funivia. É come mettere un divano nuovo in una casa con il tetto che casca". E si dice meravigliato:"Perché presidente non riflette che Teramo non é né Barcellona né Chicago...". Interviene Maurizio Verna:"Ricordo che l'Adsu sta partecipando ad un bando da 20 milioni per realizzare a brevissimo una Casa dello Studente in via Crucioli nell'ex rettorato. Per la cenale della Cona il comitato di quartiere sta preparando una documentazione ad hoc". Conclude Alberto Melarangelo:"Apprezzo il metodo perché disegnammo il futuro cosa mancata in questi anni...Al di là del sisma la città vive condizioni di disagio. Non sono d'accordo con Falasca quando dice che non ci sarà partecipazione...Trovato il finanziamento il governatore ha aperto al confronto". E cita il teatro romano, chiedendo conferma del milione e mezzo della Regione per dare gambe al progetto di recupero. Il capogruppo Gianguido D'Alberto:"Il problema di Teramo é l'identità, vuole essere o no una città universitaria? Domanda cui non si risponde. L'Universita deve restare centrale. E tu sindaco prevedevi una teleferica anche nel tuo programma elettorale sottoscritto da consiglieri che oggi si dicono dubbiosi sulla funivia. É mancata la condivisione-partecipazione, soprattutto con gli studenti non solo con gli enti direttamente interessati". E ha chiesto di non ridurre questa discussione ad un voto nel Consiglio comunale di domani. Al riguardo Brucchi ricorda che i tempi li sta dettando il rettore che ha urgenza di convocare una Conferenza dei servizi "e il terremoto ha fatto posticipare questo confronto purtroppo". Segue Giuseppe Grande:"Gli studenti bypassano il centro storico e lo dico da commerciante". Chiude gli interventi Maria Rita Santone:"Può formalizzare l'incontro con i genitori?" sul tema della sicurezza delle scuole. D'Alfonso conferma che l'incontro lo farà.