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Dopo il sisma il rischio-truffa corre sul filo della ricostruzione a Teramo e dintorni. L’Ordine provinciale degli Ingegneri lancia una vera e propria allerta, rivolgendosi in primis ai committenti, ossia quei privati cittadini che contattano professionisti o per perizie tecniche sulle proprie abitazioni anche inagibili o per dare qualche incarico di progettazione. L’Ordine chiede la massima attenzione e cita gravissimi casi in cui alcuni ingegneri (almeno 5) e tutti provenienti da province limitrofe a quella teramana (L’Aquila in primis) si sono resi protagonisti di “condotte anomale” passibili non solo di un procedimento disciplinare che può portare alla sospensione dell’attività ma che rischiano di sfociare in un esposto in procura. “Perché quella messa in atto ai danni dei committenti è una vera e propria truffa”, denuncia il presidente dell’Ordine, Alfonso Marcozzi. Funziona così: il tecnico (non iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Teramo) si rende disponibile a compilare gratuitamente le schede di inagibilità ma dietro la promessa da parte del committente di vedersi affidare l’incarico postumo per la progettazione; oppure, in alcuni casi, il tecnico si presenta direttamente con l’impresa (“E non è assolutamente possibile farlo, specie oggi” prosegue Marcozzi); ultimo caso, il tecnico fa firmare al committente una convenzione (o meglio l’ultima pagina di una convenzione più corposa) ma che risale al post-sisma dell’Aquila (“Anche perché non esiste, ancora, lo schema di convenzione con i criteri di questa ricostruzione post-terremoto”, fa notare l’ingegnere Marcozzi). L’allerta-truffa riguarda i committenti chiamati a vigilare e segnalare all’Ordine. Per questo viene messa a disposizione un indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e un numero di telefono 0861 247688. “Invitiamo i cittadini che abbiano ricevuto questo tipo di tecnici o che semplicemente abbiano bisogno di chiarimenti rispetto a determinate pratiche da far svolgere, sia chiaro, a figure titolate, a non esitare a contattarci. Invitiamo a segnalare…”, chiede Marcozzi. Per ora i casi riguardano tecnici fuori provincia ma non è escluso che episodi simili, al netto degli atteggiamenti omertosi comunque esistenti, non abbiano avuto per protagonisti anche professionisti iscritti all’Ordine della Provincia di Teramo: “Noi non escludiamo nulla, siamo qui per vigilare…”, chiosa il presidente. GUARDA IL NOSTRO SERVIZIO (CLICCA QUI) marcozzi-ingegneri