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“Forse stanno aspettando che le nostre case vengano definitivamente inghiottite dalla frana e finiscano giù nel Vezzola…” A parlare è uno dei residenti della frazione di Villa Popolo di Torricella Sicura: 6 famiglie, 15 persone, 5 case. Quest’ultime stanno scivolando pericolosamente verso il torrente perché il terreno non regge più. E a marzo saranno trascorsi due anni da quando è iniziato l’incubo per i residenti che, impotenti e in attesa che la burocrazia regionale acceleri il passo... più di quanto non stia facendo la frana. Specie da dopo il terremoto del 24 agosto: “La terra scivola giù di 1 centimetro ogni settimana, oltre 16 centimetri in questi quattro mesi”, ci racconta Enrico D’Andrea. Suo fratello è già stato sfrattato perché la sua casa ha subito ingenti danni e rimanervi a vivere sarebbe stato troppo pericoloso. Per gli altri che per ora resistono, da due anni ogni giorno è un terno al lotto: proprio ieri si è spaccato il serbatoio del gas che serve ben quattro famiglie, dopo le varie rotture alle condotte dell’acqua, alla fogna (riparata dal Ruzzo). Viene giù anche la strada provinciale n.50, quella che sale verso Ioanella e Valle Piola. Strada sì riparata, con qualche rinforzo. Ma quando la terra sotto continua inesorabilmente a camminare, nessun intervento-palliativo porta una soluzione. E così i residenti aspettano che qualcuno si adoperi. Due anni fa qui si parlò di calamità naturale per via del grave dissesto idrogeologico in atto. Basta guardare le foto con i danni subiti dalle abitazioni. Ma finora, a parte qualche geologo che settimanalmente viene a certificare quello che i residenti vedono e subiscono tutti i giorni, nulla è accaduto. “Non vogliamo puntare il dito contro nessuno. Il Comune di Torricella Sicura ha un progetto da circa 1 milione di euro, depositato in Regione (che aveva stanziato per il caso 500mila euro, ndr)…Noi chiediamo solo che non si perda altro prezioso tempo. Non vogliamo rinunciare a tutto quello che abbiamo, le nostre case stanno venendo giù. E non è colpa del terremoto, questa situazione esiste da ben prima…Perché non si interviene una volta per tutte? Cosa stanno aspettando? La frana corre più della burocrazia e intanto noi rischiamo di perdere tutto…”, commenta amaro Enrico. Sua madre, 82 anni, da Villa Popolo non intende andare via ma se la Regione non si decide a mettere concretamente le mani su questa collina che sta franando centimetro dopo centimetro verso il Vezzola, dovrà uscire da casa per forza. E continuare a contare i danni. Mentre Villa Popolo muore nell’indifferenza regionale. img_6295 img_6296 img_6297 img_6298 img_6299 img_6300 img_6301 img_6302 img_6303 img_6304 img_6305 img_6306 img_6307 img_6308 img_6309 img_6310 img_6311