"L'unica certezza è che inizialmente questa Amministrazione voleva posizionare la farmacia comunale a Villa Pavone, solo dopo la battaglia dell'opposizione fu deliberato di metterla a Colleatterrato Alto-San Benedetto". E' questo il senso delle polemiche che, su Facebook, alimentano i commenti alla decisione del sindaco Maurizio Brucchi e della sua giunta di cedere le quote della farmacia comunale. Un atto "illegittimo e fiacchissimo nelle motivazioni", incalza il capogruppo Pd, Gianguido D'Alberto, che non ha esitato a ricordare al primo cittadino tutto l'iter per cui, tre anni e mezzo fa, si arrivò a garantire il servizio della farmacia comunale per la zona di Colleatterrato. "Le motivazioni che leggiamo nella delibera di giunta...che sarebbe dovuta essere una delibera di Consiglio...sono inesistenti, deboli, poco chiare", accusa D'Alberto. E invita il primo cittadino "a non nascondersi dietro giustificazioni che non stanno in piedi". Su Fb la protesta anche di ex consiglieri comunali, come Valdo Di Bonaventura, che contesta il tentativo del sindaco Brucchi di prendersi il merito di aver aperto quella farmacia in contrada San Benedetto: "Ancora una volta il Sig. Sindaco nel Consiglio Comunale tenutosi ieri pomeriggio, tornando sulla questione della farmacia Comunale di Coll.to Basso, ha mentito spudoratamente attribuendosi meriti che non ha per quello che riguarda l'istituzione della Farmacia Comunale". E ancora: "Il sig. Sindaco continua ad essere l'emblema delle bugie e dell'arroganza, qualità che non fanno onore a chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni in maniera corretta e trasparente. Vuole vendere il 50% del possesso della Farmacia Comunale per fare cassa subito privando così l'Amministrazione Comunale di una piccola ma importante fonte di introiti utili per supportare nel tempo le casse Comunali". GUARDA L'INTERVISTA A GIANGUIDO D'ALBERTO IN CONSIGLIO COMUNALE (CLICCA QUI)