CASTROGNO, CANNELLI, VIOLA: TUMULATI IN CASA (SENZA LUCE) DA DUE METRI DI NEVE. DISABILI E ANZIANI CHIEDONO AIUTO MA...
Non sanno più chi chiamare, chi contattare, a quale numero chiedere aiuto. Si sono sentiti rispondere dal Comune che "siamo in emergenza", "metteremo in coda la segnalazione", "ma dovete andare in ospedale?" e così via. Ci sono cittadini teramani che a Castrogno vorrebbero poter uscire dalle abitazioni, tumulate, seppellite da due metri di neve e senza corrente elettrica da 36 ore. E vorrebbero avere una via di fuga perchè non stanno bene e pregano di non doversi vedere costrette ad uscire (significherebbe che è successo l'irreparabile). Un'anziana cardiopatica, due donne con disabilità gravi: non possono camminare neanche per pochi metro, figurarsi se possono farlo su un manto di neve alto oltre due metri. "Ma la strada per Castrogno è provinciale, signora....", rispondono dal COC. Ebbene no, perchè sulla provinciale si innestano le strade comunali che conducono alle abitazioni private (i mezzi della TeAm le conoscono bene, più o meno bene, queste strade...visto che effettuano loro il servizio di raccolta una volta a settimana, quando si è fortunati). Strada comunale di pochi metri ma completamente resa inaccessibile dalla montagna di neve. Sì una montagna di neve. Bisognerà aspettare che accada qualcosa? Che una delle tre donne (e chissà quanti altri casi ci sono) si senta male e abbia bisogno di un ricovero urgente in ospedale per avere l'onore di una ruspa, di un mezzo qualsiasi, che venga a togliere la neve e liberare l'unica via di ingresso e di fuga per chi abita in zona? Chissà...Ogni emergenza andrebbe affrontata con la giusta attenzione e non liquidata al telefono in 5 minuti. Si sa che siamo in emergenza. Si sa che centinaia di cittadini, di varie frazioni del capoluogo, sono isolati. Si sa che sta arrivando l'esercito (arriva, piuttosto? E dove?)...Si sa...Ma a queste persone che chiedono aiuto, chi deve provare a dare una mano?