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img-20170201-wa0008Nube di fumo si è sprigionata da un contenitore del depuratore di Mosciano, che contiene acido peracetico, necessario alla disinfezione delle acque di rilascio (una sostanza utilizzata da quando la legge ha vietato l'uso del cloro). Sulle prime si è temuta la nube tossica, poi però l'allarme sembra essere rientrato, anche se cinque persone avrebbero accusato problemi respiratori e sono stati portati all'ospedale di Giulianova. Chiusa precauzionalmente anche l'autostrada, tra Roseto e Giulianova e a seguire la Teramo Mare fino a Bellante, ma tutto è poi tornato alla normalità. Tecnici del Ruzzo e Vigili del Fuoco di Teramo con due squadre e di Roseto con due autobottipompa (16 uomini e cinque automezzi) adesso dovranno verificare i motivi della fuoriuscita e dello sprigionarsi del fumo.
La richiesta di intervento è stata inoltrata al 115 da un dipendente di una ditta vicina al depuratore che, come altre persone presenti in zona, avvertiva irritazione alle mucose e alle vie respiratorie. I vigili del fuoco intervenuti sul posto solo aver verificato che da una cisterna di circa 1.000 litri fuoriusciva acido peracetico, stanno provvedendo a limitare e neutralizzare gli effetti della dispersione della sostanza pericolosa in ambiente mediante getti d'acqua frazionata.
L' intervento per la fuoriuscita di sostanza pericolosa si è concluso alle 20.30 circa, dopo aver provveduto a spargere nell'area circostante la cisterna uno spesso strato di sabbia, fatta arrivare sul posto dal comune di Mosciano Sant'Angelo ed utilizzata per assorbire la sostanza dispersa.
Il tratto della SP22/A tra le due rotonde è rimasto chiuso al traffico veicolare dalle 18:20 alle 19:45 circa.
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