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"Meglio uniti che sotto le pietre". E ancora: "Scuole sicure da morire" e "Preside, grazie!(Scherziamo)". Non senza l'appello: "Prof e maestri che aspettate? Unitevi a noi". Sono solo alcuni dei cartelli di protesta comparsi questa mattina sui cancelli di ingresso della scuola elementare di Isola del Gran Sasso, classificata con un'agibilità di tipo B dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio. Nonostante tutto, oggi, sono entrati in classe a lezione 34 bambini su un totale di 180, tutti arrivati accompagnati da mamma e papà visto che gli scuolabus erano letteralmente vuoti stamattina. Puntuale alle 8 è partita la protesta dei genitori che, invece, intendono denunciare la situazione di precarietà patita dal plesso scolastico che, da oggi pomeriggio, ospiterà anche le lezioni per i ragazzi delle scuole medie. Una manifestazione riuscitissima, stando alle presenze registrate. Sott'accusa, la decisione di riaprire oggi la scuola. Sott'accusa, la presenza di infiltrazioni d'acqua nell'asilo nido rimasto chiuso, a differenza di quanto inizialmente previsto. I genitori dei bambini delle Elementari di Isola del Gran Sasso non intendono assolutamente fare marcia indietro: "Protesteremo ad oltranza, non permetteremo che cali il sipario sulle condizioni di questa scuola. Pretendiamo garanzie, indipendentemente dal fatto che il governo col suo decreto-Maltempo si abbia letteralmente ignorato e penalizzato ancora di più...Non solo, siamo fuori dal cratere ma questo non può e non deve consentire a nessuno, Istituzioni in primis, di snobbare la situazione dei nostri figli", denunciano le famiglie. Tra loro si è intravisto anche il sindaco Roberto Di Marco, in veste di papà..."Andare ad oltranza per ottenere i musp...subito", questo l'obiettivo dei manifestanti. GUARDA LA PROTESTA (CLICCA QUI) img_7251 img_7253 img_7254 img_7255