GUARDE LE INTERVISTE / SINDACI DELUSI: "NON CI SERVONO CHIACCHIERE, CI SERVE AIUTO SUBITO". TUTTI A ROMA A META' MESE: "IL NOSTRO MANGANELLO? LA FASCIA TRICOLORE"
“Il nostro manganello per difenderci? Questa…questa fascia tricolore”. Lo dice, sfiduciato al pari di quasi tutti i colleghi sindaci, il primo cittadino di Notaresco, Diego Di Bonaventura, che insieme a quello di Castellalto e Cellino Attanasio, ha chiesto ed ottenuto di poter incontrare il premier Paolo Gentiloni a margine della riunione avuta col resto dei sindaci teramani. Delusione e incredulità per come è stato gestita la visita del primo ministro a Teramo, visto che chi si è presentato nella sala consiliare oggi lo ha fatto perché notiziato non tramite fonti e forme ufficiali. Ma per tam tam telefonici e rumors. Giurano battaglia i sindaco di Castel Castagna, Pietracamela, Colledara, Canzano, Isola del Gran Sasso e molti altri, pronti ad andare a manifestare a Roma il prossimo 16 febbraio: “Potrebbe essere questa, sì, la data utile per catapultarci tutti insieme a Roma e far sentire la nostra voce…La visita del premier non ha portato nulla di concreto. Ci è venuto a ripetere che ci metterà la banda larga...Ma forse qui non è chiaro che abbiamo zone che stanno morendo, non sappiamo più come far fronte alle emergenze continue. Della vicinanza dello Stato, lo stesso che ci ha lasciato letteralmente soli ad affrontare emergenze su emergenze, non sappiamo cosa farcene: noi abbiamo dei concittadini che ci chiedono giustamente risposte, siamo disarmati. Servono interventi tangibili, concreti, risorse. Ora anche il territorio si sta sbriciolando, siamo circondati da frane e smottamenti, intere frazioni nuovamente isolate…”, denunciano.
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