Si era fatto passare per Carabiniere facendo credere ad un anziano teramano di aver fermato la figlia perché sprovvista dell’assicurazione auto, chiedendogli quattromila euro per evitarle il processo. Soldi che ha poi ritirato, fingendosi avvocato, direttamente dalle mani dell’ingenuo pensionato. Una truffa che a dicembre l’aveva portato in carcere, a Poggio Reale, con l’accusa di estorsione aggravata, e che questa mattina, al termine del processo davanti al giudice Roberto Veneziano, è costata a Paolo De Michele, 37enne napoletano, una condanna a 4 anni e 600 euro di multa. Il pm di udienza, il sostituto Davide Rosati, aveva chiesto per l’uomo una condanna a 5 anni e 4 mesi.
Secondo quanto ricostruito all’epoca dalla polizia l’uomo, intorno alle metà di maggio, il 37enne avrebbe chiamato la vittima spacciandosi per maresciallo dei Carabinieri e gli avrebbe riferito che la figlia era in ‘stato di fermo’ in caserma in quanto durante un controllo la sua auto era risultata sprovvista di copertura assicurativa.
Un fermo al quale, secondo il finto Carabiniere, sarebbe seguito un processo penale per ‘direttissima’ ed il ritiro della patente qualora non fosse stata immediatamente versata la somma di 4mila euro quale sanzione sostitutiva.
A quel punto la vittima, credendo alle parole dell’uomo, si era precipitato in banca a ritirare la somma e successivamente aveva ricevuto a casa la visita del truffatore che, spacciandosi questa volta per l’avvocato d’ufficio della figlia, si era fatto consegnare i soldi.