L’avevano definito “lo stupratore delle infermiere” anche se, in realtà, delle due vittime della sua violenza, solo una aveva subito abusi sessuali, l’altra era stata minacciata e derubata. Reati che, per il Tribunale, valgono una condanna a sette anni di carcere. Lo ha deciso la corte d’appello dell’Aquila rideterminando la pena a sei anni del primo grado inflitta ad un albanese di 20 anni. A una delle infermiere sue vittime è stata riconosciuta una provvisionale di 10mila euro. A ricorrere in appello era stata la difesa dell’albanese chiedendo l’esclusione della violenza sessuale. In primo grado l’accusa aveva chiesto 16 anni, ridotti a dieci anni e otto mesi di reclusione per il rito abbreviato. La condanna era stata di sei anni. Adesso, in appello, sono diventati sette.