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scarpantonio 965x1024Sui sequestri operati ieri negli uffici della Provincia di Teramo, scrive oggi il quotidiano Il Centro ricostruendo la vicenda degli appalti finiti sotto inchiesta:

«Accordi illeciti» li definisce il pm Luca Sciarretta nel decreto di perquisizione. Perché è ancora in un amalgama di presunte aggiudicazioni pilotate, imprenditori, dipendenti pubblici e politici accusati di corruzione che nasce l'ennesima inchiesta sugli appalti pubblici nel Teramano. Che parte da quelle 140mila ore di intercettazioni Castrum. Prima tappa la Provincia dove nei giorni scorsi la Finanza ha acquisito documentazione, ma questo filone ha già toccato altri enti locali. Soprattutto Comuni. Con pesanti accuse che, al momento, restano da dimostrare.

Gli indagati, in questa fase, sono il consigliere provinciale delegato alla viabilità Mauro Scarpantonio (attuale candidato nella lista "Insieme per Controguerra" dove si vota per il rinnovo del consiglio comunale e dove Scarpatonio è stato per molti anni sindaco); l'imprenditore edile Armando Di Eleuterio, che è anche presidente regionale dell'Ance (l'associazione nazionale dei costruttori) coinvolto in un primo momento nell'inchiesta Castrum e poi archiviato dal gip su richiesta della stessa Procura; l'imprenditore edile Diego Di Sabatino e il funzionario del settore viabilità della Provincia Dario Melozzi.

Le accuse contestate sono la corruzione in atti propri, l'abuso d'ufficio e la turbata libertà degli incanti in concorso. «Per avere in concorso morale e materiale tra loro e nelle rispettive qualità e pubbliche funzioni esercitate», si legge nel decreto di perquisizione, «preso accordi illeciti tra loro e con ulteriori soggetti privati e pubblici ufficiali in corso di identificazione, in ordine alle rilevanti commesse pubbliche garantite negli ultimi anni dalla Provincia di Teramo alle società riconducibili agli indagati Di Eleuterio Armando e Di Sabatino Diego, in alcuni casi frutto di previ illeciti accordi o comunque di condotte collusive attuate dai suddetti imprenditori in concorso con altri imprenditori edili del territorio». Il pm nel decreto di perquisizione definisce ancora «verosimili plurimi interessamenti di Scarpantonio Mauro relativamente a pratiche amministrative interessanti Di Eleuterio Armando e pendenti presso il Comune di Controguerra». I recenti sequestri, oltre che in alcuni uffici della Provincia dove è stata acquisita della documentazione, hanno riguardato anche alcuni oggetti di proprietà degli indagati come computer e telefonini.

Ci sono le intercettazioni in cui gli imprenditori parlando tra di loro farebbero riferimento agli appalti della Provincia, il finanziamento da 1500 euro fatto da un imprenditore ad una manifestazione sportiva di Controguerra (realtà in cui Mauro Scarpantonio è stato sindaco per molti anni) per "mascherare" (secondo l'accusa) una presunta mazzetta, la cena a cui ha partecipato a casa di un imprenditore e la presenza al matrimonio del figlio dell'imprenditore: sono questi alcuni degli elementi che la Procura mette insieme per circoscrivere le accuse al consigliere provinciale delegato alla viabilità Scarpantonio che è difeso dall'avvocato Amedeo Di Odoardo. All'amministratore è stato sequestrato il telefono cellulare che già nella giornata di lunedì sarà sottoposto ad accertamenti, riporta oggi il quotidiano Il Centro in un ampio e dettagliato articolo.