Al setaccio tutti i conti correnti per verificare eventuali passaggi sospetti di somme di denaro. Parte così la maxi indagine della Procura teramana su un presunto sistema di illeciti negli appalti pubblici in vari enti locali. Sotto osservazione centinaia di atti riguardanti altrettante gare di affidamento lavori. Nei giorni scorsi, su delega del pm Luca Sciarretta gli uomini della guardia di finanza di Teramo, hanno avviato le prime procedure per le verifiche sui conti correnti bancari e postali di coloro che, in questa fase, risultano indagati tra imprenditori, funzionari pubblici e politici. Un elenco a cui potrebbero aggiungersi anche altri nomi, a cominciare da quelli di nuovi imprenditori.
Per ora ci sono quelli del consigliere provinciale delegato alla viabilità Mauro Scarpantonio; l'imprenditore edile Armando Di Eleuterio, che è anche presidente regionale dell'Ance (l'associazione nazionale dei costruttori); l'imprenditore edile Diego Di Sabatino, il funzionario del settore viabilità della Provincia Dario Melozzi e quello del settore appalti del Comune di Pineto Donato D'Evangelista.
Al via anche i primi accertamenti tecnici, evidenzia oggi il quotidiano Il Centro, su telefonini e computer sequestrati agli indagati. Obiettivo di investigatori e inquirenti è quello di accertare se ci siano stati sms e soprattutto WhatsApp che possano evidenziare collegamenti diretti tra gli imprenditori, i funzionari e il consigliere alla viabilità. Le ipotesi di reato ipotizzate per tutti sono quelle di corruzione, abuso d'ufficio e turbata libertà degli incanti. Ovvero, ricostruisce la Procura, fuori dai tecnicismi giuridici di un'inchiesta, un sistema in cui gli imprenditori si mettevano d'accordo per spartirsi gli appalti con il concorso di funzionari e politici in cambio di qualcosa. Secondo Sciarretta gli accordi sospetti avrebbero riguardato non solo la Provincia, ma anche i Comuni di Teramo, Atri e Pineto. Fino a toccare i compartimenti Anas di Abruzzo e Marche.
Così si legge in un passaggio del decreto di perquisizione: «Rapporti di natura verosimilmente illecita esistenti tra gli imprenditori Di Eleuterio e Di Sabatino con il dirigente del settore appalti pubblici del Comune di Pineto D'Evangelista Donato aventi ad oggetto la conduzione e l'aggiudicazione di gare d'appalto indette presso il suddetto ente locale; rapporti esistenti tra Di Eleuterio Armando e funzionari in servizio presso il Comune di Atri aventi ad oggetto l'aggiudicazione di lavori pubblici banditi dal suddetto ente locale; rapporti di natura verosimilmente illecita intercorsi tra Di Eleuterio e funzionari, allo stato non identificati, in servizio presso le Anas Abruzzo e Marche». Per quanto riguarda il Comune di Teramo il pm scrive: «Lavori di "somma urgenza" verosimilmente di natura fittizia assicurati a Di Eleuterio Armando da funzionari in servizio presso il Comune di Teramo», scrive oggi il quotidiano il Centro in un dettagliato articolo.