Prosegue a ritmo incalzante l'indagine, tra perquisizioni e sequestri, sugli appalti concessi nei tre comuni (Teramo, Atri e Pineto) ma anche all'Anas Abruzzo e Molise. E si starebbe delineando sempre di più i contorni di una nuova inchiesta per corruzione sugli appalti pubblici che si muove in svariate direzioni, intercettando anche alcune procedure post calamità nei giorni delle emergenze terremoto e neve. Perchè ci sono anche procedimenti seguiti da alcuni enti locali in quelle occasioni, in particolare iter di somma urgenza proprio in considerazione del momento, nella mole di documentazione fatta acquisire dalla Procura e da settimane all'esame degli investigatori della guardia di finanza. Il Comune di Teramo, ad esempio, subito dopo l'ultimo sisma per riaprire le scuole fece un gran uso di appalti in somma urgenza ed anche su questa procedura, per verificarne la regolarità della procedura adottata dall'ufficio tecnico è scattata l'inchiesta che sta facendo tremare diversi imprenditori "nostrani" in queste ore.
Tutto materiale finito sotto la lente d'ingrandimento dell'autorità giudiziaria al termine di altrettante acquisizioni fatte negli enti pubblici finora coinvolti: la Provincia, i Comuni di Teramo, Atri e Pineto, i compartimenti Anas di Abruzzo e Marche con la Procura decisa a dimostrare l'esistenza di un sistema in cui gli imprenditori si mettevano d'accordo per spartirsi gli appalti con il concorso di funzionari e politici in cambio di qualcosa in un modus operandi ben collaudato. «Accordi illeciti» li definisce più volte il pm Luca Sciarretta (titolare del fascicolo) nel decreto di perquisizione. Per ora gli indagati sono il consigliere provinciale Mauro Scarpantonio (che nei giorni scorsi ha riconsegnato la delega alla viabilità); l'imprenditore edile Armando Di Eleuterio, che è anche presidente regionale dell'Ance (l'associazione nazionale dei costruttori); l'imprenditore edile Diego Di Sabatino, il funzionario del settore viabilità della Provincia Dario Melozzi e quello del settore appalti del Comune di Pineto Donato D'Evangelista.