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Potrà scontare gli ultimi tre anni di pena mettendosi al servizio degli altri con l'affidamento ai servizi sociali e perchè gravemente malato. Parlaimo di: Mounaim Diab, marocchino di 29 anni, condannato a 15 anni per l'omicidio del 69enne artigiano teramano Max Costantini ucciso nel 2008: quattordici coltellate, si è sempre difeso davanti ai giudici, sferrate nel tentativo di respingere  presunte avances sessuali dell'uomo. Ha scontato nove anni e cinque mesi di reclusione, oltre a due anni e otto mesi di riduzione della pena a titolo di liberazione anticipata. Qualche giorno fa il tribunale di sorveglianza ha accolto la richiesta di affidamento per gli ultimi tre anni e cinque mesi. Dal 2012 il giovane è su una sedia a rotelle perchè affetto da spondilite anchilosante, una grave malattia progressiva reumatica delle anche che non gli consente di muoversi. Proprio a causa delle sue condizioni di invalido al 100% dichiarate incompatibili con il sistema carcerario da sei anni è agli arresti domiciliari a Teramo, nell'abitazione della madre.

Costantini, conosciutissimo ex pesista ed allenatore, venne ucciso con 14 coltellate nel capannone della sua ditta di San Nicolò il 17 novembre del 2008. Mounaim da subito sostenne di aver perso la testa e di aver agito in un impeto di rabbia per difendersi da presunte avances sessuali dell'uomo. Ma nessun giudice gli ha riconosciuto quelle attenuanti. Cinque giorni dopo il delitto venne arrestato dalla squadra mobile nella casa di alcuni conoscenti.