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FrancescoStoraceA Berlusconi, si sa, i divorzi costano molto cari. E questo che si preannuncia da Salvini, con i bombardamenti sull’Abruzzo, potrebbe essere particolarmente esoso. Molto più che la separazione da Veronica Lario, per intenderci, perché i rischi sono tutti per lui, il suo partito e se non abbiamo capito male anche per quell’impero TV che sta posizionando a sinistra.

Le regionali d’Abruzzo, insomma, potrebbe essere sbagliato derubricarle a questione territoriale. In gioco c’è molto di più. Comprese le voci su un’intesa in fieri proprio tra Fi e Pd.

L’annuncio via Facebook l’ha fatto il plenipotenziario salviniano, Bellachioma: “Alle regionali andiamo da soli”. Facendo trasecolare una montagna di aspiranti assessori. “E ora alla sanità chi ci va…”.

È possibile che si tratti di una cosa molto seria: un tempo erano i piccoli partiti a minacciare la fuga dalle coalizioni per farsi chiamare a trattare. Se lo fa la prima forza politica di una coalizione è molto probabile che il dado sia tratto. E che non si tratti solo di un’estemporanea iniziativa locale. Sarebbe davvero poco comprensibile il contrario. Andare da soli vuol dire mettere in conto la possibilità di perdere. Diventa difficile l’accusa di giocare per le poltrone. Se Salvini ha dato l’ordine ai suoi è perché non c’è più compatibilità con Forza Italia, ormai le strade sembrano irreversibilmente alternative.

Nei territorio si va a caccia della miccia che fa esplodere tutto e stavolta chi sta al vertice preferisce i piromani ai pompieri. Succede quando non ci si sopporta più. Proprio come nei divorzi.

Non è stata certo casuale la stessa nota con cui Berlusconi ieri ha fatto sapere che il suo partito sta in forma e che non ci sono fughe dagli azzurri. È vero esattamente il contrario, perché pare una ritirata senza precedenti, con una corsa a chi arriva per primo alla corte di Salvini. E questo Berlusconi lo sa ed evidentemente ha ragione chi nel suo cerchio magico afferma in privato che “a Silvio non interessa più la Lega e vuole fare lui il nuovo centrosinistra moderato con Renzi”.

Fantapolitica? Chissà, certo è che anche le mosse sulla Rai hanno visto Forza Italia in modalità Pd contro Foa. Contro Salvini. Resta da capire che cosa voglia fare il leader della Lega.

La partita solitaria rischia di essere durissima, pur se libero dalla zavorra azzurra, come lascia pensare da un po’ di tempo. C’è un’intesa con i Cinque stelle per trasferire dal centro alla periferia l’alleanza di governo? A pensarci bene questa potrebbe essere l’ipotesi più probabile, anche se dal cielo pentastellato si abbatterebbero fulmini e saette che chissà se Di Maio potrà reggere.

Si voterà anche in Basilicata, con il presidente Pd della regione ai ceppi domiciliari; e in altre realtà locali. Binocolo ben posizionato, perché sarà la partita che precederà le elezioni europee e, forse, quelle politiche anticipate. Il centrodestra potrebbe morire o rinascere, magari in altra forma.

Il pallino sta tutto nelle mani di Matteo Salvini.

Francesco Storace

(dal blog www.francescostorace.eu)