Il NAS di Pescara ha ispezionato un frantoio sito nella provincia di L’Aquila. Al termine del controllo i militari hanno segnalato all’autorità amministrativa il proprietario della struttura per aver:
- mantenuto in esercizio l’opificio in precarie condizioni igienico-sanitarie;
- omesso di munire le cisterne per lo stoccaggio dell’olio sfuso;
- omesso di aggiornare i registri dell’olio e di attuare le procedure di rintracciabilità aziendali;
- attivato un laboratorio di confezionamento olio in assenza della prescritta comunicazione all’autorità competente ai fini della registrazione;
Il Dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della A.S.L. Avezzano-Sulmona-L’Aquila, intervenuto sul posto su segnalazione dei Carabinieri, ha disposto:
- la sospensione immediata dell’attività di confezionamento e lavorazione dell’olio di oliva;
- il divieto di commercializzazione e la distruzione di 2.000 litri di olio d’oliva e 25 quintali di grano completamente privi delle indicazioni relative alla loro tracciabilità.
Il valore dell’attività inibita, comprensivo degli alimenti distrutti, ammonta a oltre un milione di euro.
A seguito di una segnalazione avanzata da parte del NAS di Napoli, il Comune di una nota località turistica che si affaccia sul golfo partenopeo ha emesso un’ordinanza di chiusura nei confronti della cucina di un albergo.
Gli ospiti della struttura, nei giorni scorsi, erano stati colpiti da una tossinfezione alimentare, la cui origine era stata individuata dai Carabinieri nelle cattive condizioni igienico sanitarie del locale per la preparazione pasti.
Il NAS di Livorno ha deferito all’Autorità Giudiziaria il responsabile di un centro cottura pasti della provincia di Pisa. L’indagato è accusato di aver somministrato alimenti invasi da parassiti. Le indagini dei Carabinieri sono scaturite da una segnalazione relativa al rinvenimento di alcuni insetti all’interno di una minestra destinata agli alunni di una scuola per l’infanzia.