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Nell’ambito di un ciclo operativo di prevenzione dedicato alla sicurezza dei giovanissimi nel corso del quale sono state intensificati i controlli a loro tutela, in svariati settori operativi d’interesse - è stata conclusa un’attività d’indagine in materia di repressione del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti che ha portato al sequestro di circa 36,8 kg di droga (hashish e marijuana) e alla denuncia di 2 responsabili, di cui 1 tratto in arresto.
Lo stupefacente di elevato principio attivo, una volta immesso in consumo sul mercato dello spaccio, avrebbe fruttato circa 400.000 euro.
L’operazione è il risultato di un controllo effettuato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti di un esercizio commerciale (c.d grow shop o canapa store) sito nel pieno centro di Pescara e dedito alla vendita dei nuovi prodotti c.d. legali, derivati dalla canapa e di gran voga negli ultimi mesi.
Nel corso del controllo sono state rinvenute in vendita oltre 400 confezioni contenenti infiorescenze di canapa (cd. “canapa light”) del peso complessivo di oltre un chilogrammo, e di queste, ben 230 (quindi oltre la metà delle confezioni in vendita), dai test speditivi sono risultate contenere sostanza con valori di principio attivo (THC) superiori ai limiti consentiti, quindi di fatto stupefacente illegale.
Ma soprattutto, nel corso del controllo si riusciva a scoprire un magazzino in uso all’esercizio commerciale e nei pressi dello stesso, ove all’esito della perquisizione, si rinveniva occultato un considerevole quantitativo di hashish, confezionato in panetti da 2 kg e da 1 kg. per complessivi 33,800 kg., e di marijuana, pari a circa 2 kg., oltre a materiale atto al confezionamento.
All’esito si è proceduto alla segnalazione all’A.G. dei due soci dell’esercizio commerciale, uno dei quali tratto in arresto, presso il suddetto magazziono.
Il sequestro operato fornirà lo spunto ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara per l’esecuzione di approfondimenti, finalizzati ad individuare la provenienza della sostanza stupefacente nonché per proseguire il ciclo di controlli in atto, utili ad individuare ulteriori store che possano porre in essere tale “redditizia” attività illecita.