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roberta cichettiIn piena crisi economica e con un'azienda fallita, una imprenditrice teramana è stata costretta a chiedere un prestito per evitare di perdere anche l'abitazione. E così accade che, da un prestito di settemila euro da restituire in varie trance si finisce alla richiesta di 12 mila euro con una somma alla quale era stata applicata e richiesto un interesse del 50% mensili pari al 600% annui. L'imprenditrice ha restituito 15 mila euro ma l'organizzazione composta da una coppia di Giulianova e da una donna di Teramo pretendevano gli interessi per almeno12 mila euro. Per ottenere quanto richiesto hanno praticato l’usura e l' estorisione con minacce telefoniche, sms, whatsapp vocali ed incontri presso il luogo di lavoro della donna.

La terza persona arrestata insieme alla coppia giuliese aveva tentato di costringere la vittima a far si che il figlio ottenesse un mutuo in banca per restituire i soldi richiesti con l'impiego anche di false buste paga per indurre la banca a elargire la somma che poi non è stata richiesta ed incassata.

L' imprenditrice ha denunciato l'episodio nell'aprile 2018 per questi episodi che si sono registrati dal giugno 2017 fino a maggio 2018.

I tre sono finiti in carcere per usura ed estorsione. Il Procuratore Antonio Guerriero si complimenta per questa operazione con la Squadra Mobile e con il suo dirigente Roberta Cicchetti per l'operazione condotta.