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antonio forlini21Continua "la bufera" al Ruzzo. E continua con l'ex presidente ed attuale consigliere del Cda della società acquedottistica Antonio Forlini indagato dalla Procura. Scrive stamattina Il Centro:

L'inchiesta è quella su un presunto caso di adulterazione dell'acqua a Casemolino di Castellalto. Indagine ben distinta e diversa da quella sul sistema acqua Gran Sasso che, a carico di dieci indagati, ipotizza l'inquinamento ambientale. A legare i due procedimenti il nome di un indagato: l'ex presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini. Il nome del'attuale consigliere del Cda della società, già indagato nella maxi inchiesta per inquinamento, compare nell' avviso di conclusione che il pm Stefano Giovagnoni ha firmato per il fascicolo sull'adulterazione. Forlini in questa inchiesta è indagato insieme allo storico direttore tenico Domenico Giambuzzi, che da gennaio andrà in pensione. L'ex presidente, assistito dall'avvocato Gennaro Lettieri, dopo la notifica dell'avviso (così come fatto per l'inchiesta sul sistema acqua Gran Sasso) ha chiesto di essere ascoltato dal magistrato. Cosa che ha già fatto Giambuzzi assistito dall'avvocato Guglielmo Marconi. Il fascicolo aperto a giugno da Giovagnoni nasce dal caso di una 60enne di Casemolino di Castellalto finita al pronto soccorso per dei malori dopo aver bevuto l'acqua del rubinetto di casa. A conclusione delle indagini il pm ha iscritto i due nomi contestando l'ipotesi di adulterazione colposa delle acque. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri forestali su delega dell'autorità giudiziaria sotto accusa sono finiti i lavori effettuati in quei giorni sulla condotta idrica a Poggio San Vittorino. Per il Ruzzo, al contrario, non  ci sarebbero state criticità di alcun tipo, almeno secondo le analisi fatte svolgere.