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Rubano un cero dall'altare del Duomo. La notizia del furto di uno dei ceri che si trovano ai lati dell'altare maggiore, scoperto ieri mattina, si è sparsa immediatamente, anche grazie ad un post su Fb del diacono Luciano Verdone mentre si apprende che l' impianto di videosorveglianza ha ripreso un uomo con un cappello in testa ed una corona in mano che si aggirava per la chiesa. Poi si è avvicinato all'altare e ha preso il cero, uno di quelli più grandi, e se ne è andato. Questo è quanto racconta don Aldino. Poi un lungo post su facebook del diacono Verdone dove si adombrano riti satanici.

Scrive Verdone: «

MA IL TENEBROSO ABITA ANCHE
NELLA NOSTRA CITTÀ?
Era l’argomento di stamattina, in Cattedrale, a Teramo. Uno dei tre ceri che contornano l’altare maggiore del tempio di santa Maria Assunta, è misteriosamente sparito nel corso della giornata di ieri. Come potete vedere dalla foto.

A cosa pensare?
Ad una persona semplice che invaghitasi di quell'oggetto (che pur si vende nei negozi cittadini), ha creduto di farne ornamento del tinello di casa propria …
Altrimenti, potremmo pensare ad un povero prete di montagna il quale, a corto di mezzi finanziari, ha ritenuto di onorare il Signore, nella sua sperduta chiesetta, con un bel cero. Ma, in questo caso, forse ne avrebbe rubati due …
Oppure, come sostiene il parroco della cattedrale, don Aldino Tomassetti, potrebbe trattarsi di riti satanici.
Già monsignor Seccia denunciava, tempo fa, la frequente scomparsa di ostie consacrate nelle chiese periferiche della diocesi. Ora, anche don Aldino sostiene che, nel nostro territorio, il fenomeno dei riti satanici, a suo parere, è fiorente. “Molti, nell'ultimo periodo, egli afferma, sono venuti a riferirmi del loro forte turbamento per aver fatto questo tipo di esperienze”.

Mi chiedo. Ma cosa cerca la gente dal diavolo? Naturalmente, salute, soldi, fortuna negli affari, successo nella vita sociale, la riuscita delle storie d’amore, ma anche punizioni malevole a svantaggio dei propri avversari …
Ma costoro non potrebbero rivolgersi all'Onnipotente? Intanto, chi nutre desideri malvagi nel suo cuore, sa bene a quale indirizzo non deve rivolgersi ed a quale, invece, presentarsi.
Oppure, bisogna pensare che molti, oggi, avviliti dalla crisi, dalla disoccupazione, dalla noia, cercano scorciatoie, peraltro sbagliate, in quanto si rivolgono a qualcuno che è menzognero per definizione e non mantiene mai le promesse, facendo pagare, per di più, un prezzo terribile.

Infatti, sono inimmaginabili le conseguenze di queste avventure tenebrose. Ve ne elenco qualcuna:
- Ossessioni mentali: manie suicide, la presenza di qualcuno non desiderato nella propria mente, voci non diagnosticabili dal punto di vista psichiatrico …
- Possessioni della volontà: desideri malevoli ed irresistibili a danno del prossimo …
- Oppressioni corporee: insorgenza di sintomi fisici inspiegabili …
- Infestazione dei luoghi: presenze strane nelle proprie abitazioni …

Non è meglio, allora, rivolgerci a Colui che ci ama veramente e dispone ogni cosa per il nostro vero bene. Al punto che, prima ancora che gli chiediamo qualcosa (o meglio, prima ancora che ci accorgiamo di averne bisogno), il Padre buono ha già provveduto?
Con una signorilità tale che neanche ci accorgiamo di aver ricevuto un dono …
E se non ci concede subito ciò che gli chiediamo, o è perché vuole farci crescere nella fiducia filiale attraverso una preghiera insistente … Oppure, perché la richiesta sarebbe nociva per noi, anche se non lo comprendiamo al momento.
Tuttavia, siamone certi, la preghiera non cade mai nel vuoto ma si trasforma in doni alternativi, veramente funzionali alla nostra felicità», conclude Verdone.