Solo l'esito dell'autopsia potrà chiarire cos'è successo ieri mattina a Camerata Picena, dove Elisa Ameli, vedova di 71 anni, originaria di Roseto degli Abruzzi, è stata trovata morta in un piccolo dirupo vicino la casa dove risiedeva da molti anni. L'aspetto singolare è che accanto a lei, senza vita, c'era anche il cane bianco, Ringo. E né sulla donna né sull'animale, un meticcio di piccola taglia, sono stati trovati segni evidenti di traumi.
La dinamica dell'accaduto, scrive Il Messaggero è ancora tutta da chiarire. La tragedia è avvenuta a Camerata Picena, un piccolo borgo in provincia di Ancona, non lontano dal casello autostradale. Il cadavere è stato avvistato ieri mattina dal genero che ha lanciato subito l'allarme. L'uomo ha trovato in un dirupo Elisa e il suo inseparabile cagnolino, entrambi morti. La donna era riversa in una scarpata, il corpo nel fossato quasi come incassato nel terreno, a un paio di metri di profondità. La vittima è Elisa Ameli, classe 1948, vedova, originaria di Roseto degli Abruzzi, ma residente nelle Marche da molti anni, dove vive anche la figlia. È stata trovata morta vicino casa, accanto al cane meticcio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.
L'ipotesi privilegiata, in attesa del riscontro autoptico, è che il primo a morire sia stato il cagnolino, un meticcio bianco di nome Ringo, caduto accidentalmente nel dirupo. E che Elisa si sia prodigata subito per soccorrerlo, scendendo nella scarpata, ma che sia caduta in malo modo e non sia più riuscita a risalire. Si pensa a una morte dovuta a problemi respiratori legati al peso della donna e a una posizione che le abbia compromesso le funzioni respiratorie. Se, invece, Ringo fosse stato trascinato nel fossato dal guinzaglio a causa del malore della donna, sarebbero stati riscontrati i segni di uno strozzamento sul collo, che non ci sono. Oppure hanno condiviso la stessa cena e il cibo era contaminato da qualche tossina letale e questo potrebbe aver ucciso cane e padrona durante al passeggiata serale. Al momento sono solo ipotesi, tutte al vaglio del magistrato che avrebbe escluso un gesto volontario.