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Sono tre gli indagati per la morte di Mohamed Elomary, il 14enne marocchino disperso in mare lunedì mattina a Giulianova dopo che il materassino su cui si trovava è finito in balia delle onde e il cui corpo è stato ritrovato mercoledì mattina fuori dall'imboccatura del porto. Insieme all'amministratore della società che gestisce il servizio di salvamento in quel tratto di costa e a un bagnino iscritti dal pm della procura teramana Andrea De Feis, c'è un secondo bagnino di 17 anni finito nell'inchiesta per omicidio colposo. Vista la sua età gli atti sono passati alla Procura per i minori dell'Aquila che lo ha iscritto nel registro degli indagati. Per tutti e tre l'avviso di garanzia, in questa fase, è un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come l'autopsia disposto dal pm De Feis e delegata al medico legale Antonio Tombolini. Un atto, quello dell'avviso di garanzia, che consente agli indagati di nominare un proprio consulente. E tra quelli nominati dalle difese degli indagati c'è l'anatomopatologo Giuseppe Sciarra che in questa veste prenderà parte all'esame in programma per questa mattina alle 9.30. L'inchiesta dovrà rispondere a due interrogativi: perché lunedì mattina nessuno ha fermato Mohamed e il suo amico nonostante il mare grosso e soprattutto perché la segnalazione di un disperso non sia scattata immediatamente.

Lunedi, primo luglio, intanto si svolgerà un corteo-fiaccola per Mohamed. Il corteo partirà da piazza Sant'Anna alle ore 17 e finirà sotto casa di Mohamed a Villa Mosca. Un ultimo saluto da Teramo prima che la salma faccia rientro in Marocco dove si svogerà il funerale.