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La provincia di Teramo perde il triste primato della maglia nera d’Abruzzo che deteneva lo scorso anno sul numero degli incidenti, ma i numeri delle persone morte e ferite lasciano comunque intuire che la soglia di attenzione deve restare alta così come il lavoro sulla prevenzione che sta conducendo l’ACI di Teramo guidata dal presidente Carmine Cellinese e dal direttore Gabriele Irelli.

La fotografia emerge dall’indagine annuale dell’ACI riferita al 2018 ed è riferita agli incidenti che si sono verificati sulle strade italiane ripartiti per regioni, province e comuni da cui si delinea un quadro preoccupante dell’Abruzzo.

Infatti se in Italia lo scorso anno c’è stato un calo sia degli incidenti (-1,5%), che dei morti (-1,6%) e dei feriti (-1,7%) , in Abruzzo il trend è differente visto che ha contato 3.145 incidenti (299 in più del 2017) con 76 morti (+7 rispetto la precedente indagine) e 4.395 feriti (+288 rispetto al 2017). Un aumento dunque su tutta la linea. Analizzando invece le singole province si nota che Teramo si colloca al secondo posto dietro a Pescara per numero di incidenti, ed è seconda a Chieti per numero di morti. In sostanza rispetto all’indagine precedente la situazione è stabile, se non per il live contenimento del numero di incidenti e dei morti. Invece un netto miglioramento c’è stato nelle cifre delle persone ferite visto che la freddezza dei numeri ci consegna per la provincia di Teramo un report con 848 incidenti (+2 rispetto al 2017), 19 morti (-1 rispetto al 2017) e 1238 feriti (-37).
Il tutto con un parco circolante di 280mila e 53veicoli, cioè il più alto tra le quattro province abruzzesi.

Il maggior numero di sinistri si è verificato nel capoluogo visto che a Teramo nel 2018 ci sono stati 134 incidenti (-10 rispetto al 2017), seguita da Roseto con 104 incidenti (+17) e Giulianova (-17). Il tributo più alto in termini di vite umane è stato pagato da Teramo e Martinsicuro, entrambe con tre vittime ciascuna, seguite da Roseto con due morti e 1 morto a Giulianova. Seguono per numero di incidenti Martinsicuro con 80 sinistri, Tortore con 56 incidenti e Alba Adriatica con 48 incidenti.

«La perdita di una posizione e della maglia nera tra le quattro province - commenta il presidente dell’ACI di Teramo Carmine Cellinese – ci conforta in parte poiché il costo di una vita non ha valore. Dunque se da un lato ci fa piacere registrare la diminuzione di persone che hanno perso la vita o rimaste ferite, dall’altro l’aumento degli incidenti ci rende ancora più motivati e determinati a perseguire il lavoro di prevenzione e sensibilizzazione che come Aci di Teramo portiamo avanti nelle scuole. Sono infatti ostinato nel credere crediamo che sia indispensabile diffondere la cultura della sicurezza nei ragazzi per incoraggiare una guida responsabile, ma anche battere i pugni sui tavoli istituzionali preposti a garantire condizioni migliori di viabilità e sicurezza del patrimonio stradale.

Non sfugge infatti quanto la viabilità sia gravemente compromessa dal dissesto idrogeologico, ma anche dalle manutenzioni esigue. Il mio appello va dunque alle istituzioni affinché collaborino insieme all’ACI per individuare priorità e avere contezza delle situazioni di maggiore pericolo che possono verificarsi sulle arterie provinciali e comunali. Nel frattempo, anche per il 2020, stiamo allestendo un ricco cartellone di iniziative per coinvolgere un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti nei programmi di sensibilizzazione che l’ACI porta avanti nelle scuole»