I Carabinieri del NAS di Pescara hanno condotto una serie di interventi mirati alla verifica della conduzione zootecnica ed alle attività direttamente connesse alla produzione e lavorazione primaria della carne, effettuando sequestri di animali non censiti, di provenienza illecita e carne equina macellata abusivamente.
Un’indagine minuziosa, partita nel 2018 dal Veneto, ha portato, passo passo, i militari del NAS abruzzese ad individuare un allevatore aquilano che, al fine di trarne profitto, acquistava capi ovini di illecita provenienza e provento di furto. Gli elementi raccolti dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, hanno condotto al deferimento dell’allevatore, indagato per i reati di falsità materiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti, ricettazione e adulterazione di sostanze alimentari, nonchè all’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo, eseguito con il supporto dei militari della Compagnia Carabinieri di Sulmona, vincolando 30 capi ovini risultati con marche auricolari contraffatte e nel contempo, individuando ulteriori 181 pecore, non correttamente identificate. Sempre in provincia di L’aquila, nell’ambito dei controlli eseguiti lungo la filiera della carne e sul benessere animale in stalla, il NAS ha sottoposto a vincolo sanitario 61 capi bovini da carne, privi di idonea identificazione e di documentazione attestante l’avvenuta profilassi.
Anche in provincia di Chieti, in collaborazione con la locale Arma Territoriale ed il Servizio Veterinario della ASL, dopo una serie di preliminari accertamenti, è stato individuato un sito di macellazione abusivo, all’interno del quale erano detenuti quattro quarti di cavallo, del peso di circa 250 kg, macellato abusivamente. L’intero quantitativo è stato sottoposto a sequestro, deferendo all’Autorità Giudiziaria la proprietaria della struttura.