Una maxi operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Vibo Valentia è in corso da questa mattina all’alba per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione “Rinascita-Scott” ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Tra gli arrestati ci sarebbe anche l'ex comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, Giorgio Naselli, tra le 330 persone destinatarie delle ordinanza di custodia in carcere emesse dalla Procura nazionale antimafia di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, che la scorsa notte ha inferto un duro colpo alla 'ndrangheta nel Vibonese. Sono 260 le ordinanze in carcere, 70 quelle ai domiciliari, 82 gli. indagati, per un totale di 416 persone coinvolte.
Da quanto si apprende da fonti calabresi, al momento l'ex comandante provinciale, e già comandante del reparto operativo di Catanzaro, oggi in forza come vice comandante al Gruppo sportivo carabinieri a Roma, sarebbe attualmente irreperibile. (Aggiornamento: si è poi scoperto che in realtà Naselli è stato arrestato all'alba e si trova ora nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere)
Tra gli arrestati, oltre a Naselli, ci sarebbero Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia, un altro ex parlamentare ed ex consigliere regionale, Nicola Adamo, di centrosinistra, accusato di concorso esterno in associazione mafioso. Ai domiciliari è invece finito il consulente del governatore Mario Oliverio ed ex commissario liquidatore di Sorical, l’azienda che gestisce l’erogazione dell’acqua in Calabria, Luigi Incarnato, numero uno dei socialisti locali.
In manette è finito anche il sindaco di Vibo Pizzo e presidente dell’Anci regionale, Gianluca Callipo, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, poi passato alle dipendenze della struttura di Nicola Adamo, mentre è ai domiciliari e Vincenzo De Filippis, esponente dell’Msi, poi in Alleanza Nazionale, ex assessore comunale all’Ambiente di Vibo, come il comandante della polizia municipale di Vibo Valentia Filippo Nesci, mentre va in carcere Danilo Tripodi, impiegato del Tribunale di Vibo Valentia, più una serie di professionisti. Coinvolti anche noti imprenditori come Antonio Prestia, titolare di una nota ditta di costruzioni, Gianfranco Ferrante del settore ristorazione, Mario Artusa del settore abbigliamento, Francesco e Carmelita Isolabella di Pizzo Calabro.
Il suo coinvolgimento nell’indagine sarebbe relativo all’incarico precedentemente svolto di comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro.