Secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit), si può ripristinare la circolazione dei mezzi pesanti sul viadotto Cerrano. Si attendeva questa notizia per cercare di liberare la A14 e la statale 16 dall'assedio dei tir a passo di lumaca, dalle lunghe code, dall'inquinamento insopportabile, dalla marcia incessante di migliaia di mezzi pesanti, dal blocco quasi totale a cui è sottoposto l'Abruzzo. Il parere favorevole del Ministero verrà ora trasmesso alla procura di Avellino a cui si chiederà di eliminare le limitazioni imposte al transito sul ponte, uno di quelli finiti nel mirino dell'inchiesta scattata dopo la tragedia del 28 luglio 2013, del pullman che precipitò dal viadotto Acqualonga, nei pressi di Monteforte Irpino, causando la morte di 40 persone. Probabilmente non arriverà una risposta a strettissimo giro, ma la mossa era essenziale nel difficile percorso per riportare alla normalità un'arteria centrale per la circolazione stradale italiana sulla direttrice nord-sud.
Autostrade per l'Italia dovrà poi definire un piano adeguato di gestione delle emergenze da attivare oltre determinate soglie di allerta, essenziali per l'uso in sicurezza dell'infrastruttura, che se superate, comporteranno la chiusura del viadotto. In conclusione il parere è favorevole al ripristino del transito dei tir purché vengano rispettati l'obbligo di interdistanza non inferiore ai 100 m tra un mezzo l'altro, il limite di velocità a 60 orari e il divieto di sorpasso.