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Per la prima volta l'Italia dichiara lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. Lo ha decretato per sei mesi ieri mattina il Consiglio dei ministri stanziando 5 milioni di euro. Arriva poi un Commissario straordinario, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. Fra i suoi poteri ci sarà, in caso d'emergenza, la possibilità di requisire hotel o strutture per alloggiare cittadini cinesi. Intanto, prima che iniziasse il Cdm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha informato il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Intanto, prima che iniziasse il Cdm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha informato il Capo dello Stato Sergio Mattarella. «La situazione è sotto controllo - ha dichiarato Conte nel corso della riunione del Comitato operativo della Protezione Civile - le nostre misure sono le più elevate d'Europa e gli italiani potranno condurre una vita assolutamente normale».

Molte farmacie hanno terminato le scorte di mascherine, segnalando un boom nelle richieste. «Sono finite da alcuni giorni - riferisce una farmacista -. Se prima venivano solo cinesi, da questa mattina si è creato il 'panico' anche tra gli italiani, tanti sono venuti a chiedercele. È finita anche l'Amuchina».

Le tante attività cinesi (bar, ristoranti e negozi di abbigliamento) da giorni stanno vedendo diminuire i loro clienti in tutta Italia.

Dei due casi sospetti a Sant'Omero, parla l'assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, e di questi casi si è occupata anche la protezione civile regionale che ieri pomeriggio si è collegata in video conferenza con il Capo del dipartimento nazionale, Angelo Borrelli, così come previsto dal protocollo. «Stiamo seguendo le linee guida internazionali», ha detto la Verì, «da quando i due ragazzi si sono presentati al pronto soccorso di Sant'Omero con un po' di febbre. Per precauzione è scattato il protocollo. Ora sono stati trasferiti nel reparto di malattie infettive di Teramo, dove resteranno sotto osservazione fino a quando arriveranno i risultati delle analisi. Siamo nella fase di maggiore prevenzione. La Regione», conclude l'assessore, che già nei giorni scorsi aveva annunciato il recepimento del protocollo nazionale, «sta facendo tutto quello che è previsto attraverso il gruppo di lavoro, e sta attuando tutte le prescrizioni contenute nelle linee guida nazionali».